Israele vieta l’ingresso di tre funzionari palestinesi di alto livello dopo la visita di Karim Younis.

Israele revoca permessi di ingresso per tre funzionari di alto livello del partito del presidente palestinese Mahmoud Abbas

Israele ha revocato i permessi di ingresso per tre funzionari di alto livello del partito del presidente palestinese Mahmoud Abbas dopo che hanno visitato un palestinese recentemente rilasciato dopo aver trascorso 40 anni in un carcere israeliano. Mahmud Al Alul, Azzam Al Ahmad e Rawhi Fattouh hanno visitato Karim Younis nella sua città natale di Ara, nel nord di Israele, dopo il suo rilascio giovedì dopo aver scontato la sua pena per l’omicidio di un soldato israeliano.

“I tre uomini hanno approfittato della loro posizione e sono entrati in Israele stamattina [sabato] per recarsi a casa del terrorista Karim Younis”, ha dichiarato l’ufficio del ministro della Difesa Yoav Galant. Galant ha ordinato che i loro permessi di ingresso israeliani siano revocati in risposta, ha aggiunto.

Il passo segue la decisione della scorsa venerdì del Consiglio di sicurezza del Primo Ministro Benjamin Netanyahu di trattenere dall’Autorità palestinese milioni di dollari di entrate che Israele raccoglie per suo conto e di imporre un blocco ai progetti di costruzione palestinesi nella maggior parte della West Bank occupata da Israele. L’ufficio del Primo Ministro Netanyahu ha detto che la decisione è stata presa in risposta al voto all’Assemblea Generale dell’ONU della scorsa settimana che ha chiesto alla Corte Internazionale di Giustizia (CIG) di considerare l’occupazione israeliana dei territori palestinesi.

Secondo l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, il Consiglio di sicurezza israeliano ha ordinato l’assegnazione all’”Israele vittime del terrorismo”di circa 139 milioni di shekel (circa $ 39 milioni) dei fondi dell’AP. Il Ministero degli Esteri palestinese ha accusato Israele di prendere “misure vendicative” contro i palestinesi a seguito del voto all’ONU. “Gli Stati devono assicurarsi che Israele cessino le sanzioni contro il popolo palestinese e sottomettano il quadro internazionale basato sulle regole o si preparino a ricevere il trattamento dovuto agli stati paria”, ha detto il ministero in un comunicato riportato da Wafa.

Netanyahu ha assunto l’incarico alla fine del mese scorso alla guida di una coalizione con partiti estremisti e ultraortodossi ebrei che è considerata la più a destra nella storia israeliana.


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