L’Iraq si prevede di mantenere il proprio ruolo di mediatore regionale nel 2023, come ha riferito The National a esperti, a seguito della presa di potere del nuovo governo guidato dal primo ministro Mohammed Shia Al Sudani, in un momento di incertezza regionale.
L’ex primo ministro Mustafa Al Kadhimi, che ha ricoperto l’incarico fino allo scorso ottobre, è riuscito a sfruttare le sue relazioni con il Golfo, l’Iran e l’Occidente per cambiare la posizione dell’Iraq da vittima di interferenze straniere a terreno di cooperazione. A Baghdad sono stati ospitati diversi round di colloqui tra Arabia Saudita e Iran negli ultimi due anni e gli ufficiali della capitale stanno cercando ulteriori negoziati.
Rispetto al periodo del governo del primo ministro Haider Al Abadi, i rapporti tra Baghdad e il Golfo si sono notevolmente migliorati.
Negli ultimi anni, Baghdad ha cercato di rianimare la sua economia e mobilitare il sostegno per la tanto necessaria ricostruzione e per il miglioramento dei servizi pubblici dopo decenni di sanzioni e conflitti. L’apertura dell’Iraq verso gli Stati del Golfo ha contribuito a sviluppare le relazioni con l’Arabia Saudita, che ha portato a incontri diplomatici ad alto livello a Baghdad e Riad per la prima volta in decenni. L’Iraq continuerà a ricoprire un ruolo di mediatore, sede di negoziati e partecipante attivo in qualsiasi dialogo a causa della sua posizione nella regione, ha affermato Sajad Jiyad, che risiede a Baghdad ed è un membro della Century Foundation.
La prima missione all’estero del premier Al Sudani è stata in Iran, Kuwait e Giordania.
Secondo Michael Knights, esperto iracheno presso il Washington Institute for Near East policy “questa invierà un messaggio agli Stati del Golfo circa le sue priorità”. “La relazione Iraq-Golfo sarà apparenza piacevole ma mancherà inizialmente la connessione personale che esisteva tra Mustafa Kadhimi ed i leader del Golfo”. I colloqui tra Riyadh ed Tehran nella capitale irachena hanno avuto inizio ad aprile 2021 e son talvolta vistati come una svolta che avrebbe alleviato le tensioni regionali.
Leave a Reply